Tappeti “fiammeggianti”, che richiamano il rito di adorazione del fuoco.
Si perdono nell’antichità le origini di questa tipologia, tipica di enclave curde in Anatolia e Caucaso, dedite al culto zoroastriano, basato sui quadrati di fuoco. Ed è il proprio il quadrato, il disegno più ricorrente su questi tappeti “scultorei”, opere contemporanee, ma antiche di 6.000 anni. Il retro era disseminato di piccoli ricami elaborati, simboli totemici che proteggevano il dormiente dagli spiriti ctoni.