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PAINTINGS | APRILE 2018

Feltri Afghani come dipinti astratti
Tessuti Cirpi dell’Anatolia come quadri optical
Kilim Kircil come opere minimaliste
Zakatala del Kurdistan come sculture sospese

Nel 2018 ALTAI presenta a Milano una selezione di tessuti antichi di origine nomadica e feltri dai disegni primitivi, creati fino agli inizi del secolo scorso da artisti sconosciuti nelle remote regioni tra Kurdistan e Asia Centrale. Con la mostra Paintings sfida i confini tra manufatto storico e arte.
I Feltri dell’Afghanistan, ritrovati nella regione inaccessibile del Sistan ai confini con l’Iran, sono stati incorniciati e collocati a muro.

Dopo millenni questi feltri lasciano il suolo e conquistano la parete, testimoni di saperi in via d’estinzione, tramandati a voce fin dalla preistoria.
Gli Zakatala del Kurdistan, nati intorno al culto di Zoroastro, mostrano simboli totemici fatti di pennellate di lana, secoli prima che qualsiasi artista iniziasse a dipingere una tela.
I Cirpi degli altipiani Anatolici intelaiati come quadri, lo diventano immediatamente, rivelando la contemporaneità delle loro origini.

Questi tappeti e i feltri erano stati creati per scopi prettamente pratici: leggeri per affrontare lunghi viaggi, caldi per ripararsi dal freddo, resistenti per proteggersi dalla sabbia.
Decoravano tende provvisorie in luoghi inospitali ed estremi e le rendevano case, raccontavano la tribù e il rango di appartenenza di ogni gruppo.
Gli artefici, gli “artisti”, erano sempre donne, custodi da generazioni di antiche tradizioni creatrici di trame e di colori. Oggi sono opere incredibilmente contemporanee.