Questi tappeti provengono da una micro-regione sudorientale dell’Anatolia a ridosso della Siria.
Essenziali alla vita quotidiana, quindi ritenuti particolarmente preziosi, questi kilim erano destinati all’essicazione di frutta e cereali, le riserve di cibo invernale. L’inusuale accostamento tra lana di capra e cotone, oltre a renderli particolarmente robusti, creava un raffinato effetto vibrante. Spesso erano decorati da piccoli ricami colorati per invocare la protezione totemica durante la fase di disidratazione degli alimenti.